Questa è l’emergenza sanitaria del futuro, facciamo qualcosa o aspettiamo di soccombere sotto gli eventi come è successo nella pandemia del covid già annunciata e aspettiamo di andare a trattare con l’acqua alla gola con le case farmaceutiche? Ora la proposta di un’agenzia pubblica per la ricerca dello sviluppo di nuovi farmaci per contrastare i batteri resistenti è arrivata da un italiano, l’ha presentata al parlamento europeo, è il professore della Statale di Milano, Massimo Florio. Speriamo che la Commissione la accolga anche perché abbiamo capito che con gli antibiotici non c’è da fare affari. È per questo che le case farmaceutiche se non annusano il business non si mettono in gioco, puntano infatti in questa vicenda all’incentivo, al voucher. Però insomma un voucher che gli consentirà di incassare a prescindere dal farmaco, a prescindere dal tempo. Ma dovranno lottare perché non tutti i paesi europei d’accordo, in 14 hanno scritto pochi giorni fa alla Commissione europea cioè quei paesi, soprattutto la Germania, che secondo mister O‘Neill hanno i lobbisti più ascoltati dalla presidente Von der Leyen. Insomma, vedremo come andrà a finire. Certo che bisognerà fare qualcosa se non vogliamo in un futuro cominciare a contare i milioni di morti, secondo le stime, morti che se ci saranno sarà per responsabilità della negligenza di chi abbiamo visto.